È da un po’, circa un anno, che vedo cuori. Le mie amiche, a tal proposito, mi prendono amorevolmente in giro, chiamandomi “vedo cuori ovunque” o dicendomi “Basta, Ca! Mo stai ad esagera’ “.
Durante il mese di giugno 2016, ho deciso di non ascoltare il loro “dolcissimo” monito e di iniziare a fotografare e postare alcuni dei cuori visti. Sui social, uso prevalentemente l’hashtag #VedoCuoriOvunqueEnonSonoInnamorata. È il mio modo di non prendermi sul serio, anche perché una delle cose che amo è l’auto-ironia.
La condivisione dei cuori, contrariamente alle mie aspettative, è diventata leggermente “contagiosa”. Infatti anche i miei amici – vecchi e nuovi, reali e virtuali – hanno iniziato a vederli e, talvolta, ad inviarmeli.
Il #vedocuori è diventato così una sorta di “gioco”, la cui regola è, sì, trovare cuori, ma, anche e soprattutto, fermarsi a guardare la realtà che ci circonda con occhi diversi, stupirsi e scoprire quante e quali cose piene di anima si trovino intorno a noi e, se ci va, condividere.
Per me tutto questo è un’altra bellissima manifestazione di umanità, da divulgare.